La LAV ha inviato al Prefetto di Catania, Anna Maria Cancellieri, al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla Direzione Distrettuale Antimafia ed alla Direzione Investigativa Antimafia un corposo dossier sui rischi di infiltrazioni criminali nel mondo delle corse dei cavalli, chiedendo di bloccare per motivi di ordine pubblico il ''Palio Città di Belpasso'' in programma nei giorni 7, 9 e 10 settembre. ''Storicamente le organizzazioni criminali dedite alle scommesse clandestine hanno sviluppato in queste manifestazioni una sicura attivita' lucrativa - si legge nel documento - consolidata dal controllo del territorio venuto meno alla legalita'. In particolare, le corse di cavalli organizzate in occasione delle feste paesane vedrebbero la partecipazione costante di elementi malavitosi'', che spesso agiscono all’insaputa degli organizzatori.
Proprio ieri, per esempio, una brillante operazione dei Carabinieri ha bloccato una corsa clandestina di cavalli a Palagonia (CT): due persone arrestate ed altre quaranta identificate, tra loro numerosi pregiudicati. Gia' nello scorso luglio, un blitz dei Carabinieri aveva scoperto un'altra gara di cavalli, sempre a Palagonia, denunciando cinque persone.
Il dossier raccoglie precise ed autorevoli informazioni provenienti dalle attivita' investigative delle Forze dell’Ordine e dell’antimafia: ''Dai rapporti del Ministero dell’Interno emerge chiaramente che le corse ippiche vedono spesso il diretto coinvolgimento di organizzazioni criminali catanesi "dichiara Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV" e sono da considerarsi fra ''le attivita' criminali emergenti''. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, inoltre, pone l’accento sul ''racket degli animali che ricomprende una complessa casistica di illeciti riferibili'', fra gli altri, anche alle ''corse clandestine di cavalli''.
Proprio per questi motivi in Sicilia i Prefetti hanno ormai vietato tutte le corse di cavalli in occasione di palii paesani: il Prefetto di Palermo emano' un'ordinanza gia' nel 2000, seguito dai Prefetti di Caltanissetta (2003), Agrigento (2005) e Trapani (2005). Da ultimo il Prefetto di Siracusa ha vietato a luglio il palio di Avola (SR), in quanto il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha riscontrato che tali manifestazioni sono ''occasioni di incontro per soggetti che gravitano nell’ambiente della malavita comune e organizzata e incentiva(no) situazioni illegali, quali la diffusa pratica del doping e le scommesse clandestine''.
L’estate 2006 porta un drammatico bilancio: negli ultimi quattro mesi di palii e gare equestri in Italia, vi sono stati ben 8 cavalli uccisi nelle corse organizzate a Floridia (Siracusa), Fucecchio (Firenze), Ferrara, Feltre (Belluno), Piazza Armerina (Enna), Servigliano (Ascoli Piceno), e numerosi altri rimasti feriti o sottoposti a doping (Floridia: positivi al doping 6 cavalli su 16). ''Le Istituzioni, e non piu' soltanto noi animalisti, non possono piu' tollerare queste stragi ed hanno il dovere di intervenire per garantire l’incolumita' dei cavalli,i costretti a correre in circuiti inadatti, ed il rispetto della legalita' - dichiara Roberto Bennati, vicepresidente della LAV -. Ferire e mandare a morte cavalli in nome di tradizioni e per il pubblico divertimento, e' grave quanto abbandonare, maltrattare o uccidere un cane o un altro animale: nel caso dei palii si tratta di violenze prevedibili a causa delle caratteristiche della corsa, non di incidenti da attribuire al 'caso', da prevenire e perseguire penalmente senza garantire alcuna impunita'''.
Azienda: LAV Sicilia Resp.: Ufficio Stampa LAV Sicilia http://www.lavpalermo.it
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