Lettera al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare On. Stefania Prestigiacomo
Oggi stesso, dopo un breve consulto con alcuni membri della propria Commissione Tecnico Scientifica, la Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, per mano del Segretario Generale Massimiliano Filippi, ha scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare On. Stefania Prestigiacomo per lanciarle una proposta che sicuramente farà discutere in quanto stravolge totalmente alcune strade intraprese dal Governo precedente in tema di salvaguardia della biodiversità.
FederFauna parte dal fatto assodato che l'estinzione di diverse specie animali sta avvenendo molto piu' rapidamente che in passato, tanto che la comunita' scientifica e' d'accordo nell'affermare che il tasso attuale di estinzione sia 100-1000 volte superiore a quello precedente la comparsa dell'uomo sulla terra e che, di questo passo, il 10-20% delle specie attualmente viventi sul pianeta si estingueranno nei prossimi 20-50 anni. Contrariamente però a coloro che hanno fatto di tutto per limitare la riproduzione in cattività degli animali selvatici, e soprattutto alla luce del fatto che la stessa Unione Europea, con la predisposizione degli indicatori principali di biodiversita' e con un piano d'azione da sviluppare entro il 2010, propone non solo di conservare ma anche di ripristinare la biodiversità sia a livello europeo che mondiale, FederFauna rivendica per i suoi associati una figura di protagonisti nella conservazione delle specie e propone che l’immenso tesoro custodito da allevatori, zoo e circhi venga messo a frutto per tali scopi.
FederFauna sottolinea il fatto innegabile ma forse non noto a tutti, che molte specie animali minacciate nei loro ambienti, alcune addirittura a rischio di estinzione, vivano e si riproducono benissimo in cattività ma che, purtroppo, molte delle attuali normative arrivino addirittura a scoraggiare questa “coltura di biodiversità”.
FederFauna, auspicando la revisione a breve termine di queste norme nate per paura che qualcuno potesse lucrarci o che qualcun altro, spinto dalla sete di guadagno, finisse per depredare le popolazioni naturali ma che, di fatto, gettano via un patrimonio di tutti, propone al Ministero dell’Ambiente di approntare un tavolo di studio per elaborare progetti concreti su come poter utilizzare animali selvatici nati in cattività per la riimmissione in natura ed offre, per questo progetto, la propria collaborazione sia tramite i propri tecnici e veterinari che tramite i consociati.
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Di seguito il testo integrale della lettera:
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Bologna, 29/10/08
OGGETTO: La Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali e la tutela della Biodiversità.
Esimio Sig. Ministro,
assodato che l'estinzione di diverse specie animali sta avvenendo molto piu' rapidamente che in passato, tanto che la comunita' scientifica e' d'accordo nell'affermare che il tasso attuale di estinzione sia 100-1000 volte superiore a quello precedente la comparsa dell'uomo sulla terra e che, di questo passo, il 10-20% delle specie attualmente viventi sul pianeta si estingueranno nei prossimi 20-50 anni, ed alla luce del fatto che la stessa Unione Europea, con la predisposizione degli indicatori principali di biodiversita' e con un piano d'azione da sviluppare entro il 2010, propone non solo di conservare ma anche di ripristinare la biodiversità sia a livello europeo che mondiale, FederFauna rivendica per i suoi associati una figura di protagonisti nella conservazione delle specie e propone che l’immenso tesoro custodito da allevatori, zoo e circhi venga messo a frutto per tali scopi.
Sicuramente Lei è a conoscenza del fatto, forse non noto a tutti, che molte specie animali minacciate nei loro ambienti, alcune addirittura a rischio di estinzione, vivono e si riproducono benissimo in cattività ma che, purtroppo, molte delle attuali normative arrivano addirittura a scoraggiare questa “coltura di biodiversità”.
FederFauna, auspicando la revisione a breve termine di queste norme nate per paura che qualcuno potesse lucrarci o che qualcun altro, spinto dalla sete di guadagno, finisse per depredare le popolazioni naturali ma che, di fatto, gettano via un patrimonio di tutti, propone al Ministero dell’Ambiente di approntare un tavolo di studio per elaborare progetti concreti su come poter utilizzare animali selvatici nati in cattività per la riimmissione in natura ed offre, per questo progetto, la propria collaborazione sia tramite i propri tecnici e veterinari che tramite i consociati.
Certo di un Suo cortese riscontro, colgo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Massimiliano Filippi
Segretario Generale
FederFauna
Azienda: FederFauna http://www.federfauna.org
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